L’Aston Martin Red Bull Racing ha inaugurato il fine settimana monegasco infrangendo il record della pista e mostrando un ritmo incredibile in prova. Un dominio che riporta alla memoria gli anni d’oro della scuderia anglo-austriaca che, dal 2010 al 2013, non sapeva far altro che vincere.

Sul circuito del Principato di Monaco la Red Bull celebrerà il Gp numero 250. Una storia tanto recente quanto vincente, un modo di crescere che oggi possiamo semplicemente definire “Red Bull Racing style”.

Nel 2005 la Red Bull disputò il suo primo campionato mondiale di Formula 1 in un clima di scetticismo generale. Un team con due tori come logo e con il nome di una bibita poteva battere i team storici della F1?

Dopo 249 Gp di Formula 1 la Red Bull si ritrova in bacheca 4 titoli costruttori conditi da 56 vittorie, 150 podi di cui 17 doppiette e, naturalmente, 4 affermazioni consecutive con il pilota tedesco Sebastian Vettel.

Chris Horner ha espresso, con estrema sincerità, il suo punto di vista: “Credo che nessuno di noi avesse mai immaginato di aprire un ciclo vincente durato ben quattro anni. Non è stata un’impresa facile, anzi. Ricordo perfettamente che in due mondiali siamo riusciti a portarceli a casa per il rotto della cuffia, soffrendo fino all’ultima gara”.

Nonostante una filosofia focalizzata sulla crescita di talenti, solo sei piloti hanno avuto la fortuna e il privilegio di entrare nell’abitacolo di una Red Bull. Mark Webber, Daniel Ricciardo, Max Verstappen, Sebastian Vettel, David Coulthard e Daniil Kvjat. Ognuno, a modo suo, ha fatto parlare di sé.

Un mix di corridori giovani ed esperti per il team, nato dalle ceneri del gruppo Jaguar che, dal 2000 al 2004, partecipò a cinque infruttuosi mondiali di F1.

Dopo due annate in F1 targate Cosworth e Ferrari, la Red Bull annunciò, a partire dal 2007, il passaggio ai motori Renault. Un binomio che probabilmente finirà a breve, ma che ha regalato momenti di gloria immensa alla scuderia anglo-austriaca.

Secondo un fiducioso Chris Horner: “È incredibile pensare che raggiungeremo i 250 gran premi disputati proprio a Monaco. Quando rivedo tutti i nostri successi accumulati in passato, penso e mi auguro sempre di poter rivivere altri di questi 250 gran premi, con le stesse emozioni e le stesse gioie”.

Daniel Ricciardo si è soffermato sul suo passato: “Quando sono arrivato qui nel 2014, la prima cosa che ho notato erano tutti i trofei in bacheca. In tutte quelle vittorie accumulate, ho avvertito la voglia di vincere di questa squadra, e la determinazione del team nel dare sempre il massimo. Vogliamo essere certamente competitivi, ma cercando di farlo in un modo diverso, più cool per chi ci segue”.

Una filosofia giovane che ha distinto Red Bull dalle scuderie storiche ma, allo stesso tempo, creato sfide senza esclusioni di colpi tra i piloti. Oggi Verstappen e Ricciardo sono la coppia più esplosiva e spettacolare del Circus.

La nostra è una coppia di piloti molto affascinante – racconta Ricciardo – Siamo due persone opposte: io sono più calmo, mentre lui è una fiamma sempre accesa. Ogni tanto devo tornare indietro negli anni, ritornare ragazzino per comprendere alcuni suoi ragionamenti o atteggiamenti”.

Proprio qualche atteggiamento fuori dalle righe ha portato la Red Bull a non escludere eventuali futuri ordini di scuderia. Fino al prossimo scontro, gli alfieri Red Bull sono liberi di gareggiare tra loro senza gerarchie.

La nostra filosofia – spiega Horner – è sempre stata quella di far correre e gareggiare liberamente i nostri piloti, a patto che non si mancassero di rispetto. Avendo avuto grandi piloti nel nostro team, occasionalmente sono anche capitati incidenti di percorso, e sono cose che possono sempre capitare quando c’è tanta competizione. Credo, comunque, che tutto ciò faccia bene all’intera Formula 1. Attualmente credo che Max e Daniel, messi insieme, siano la coppia di piloti più forte che la Red Bull abbia mai avuto.”

Indubbiamente Ricciardo e Verstappen hanno accresciuto lo spettacolo e portato una energia nuova alla Formula 1. In casa Red Bull c’è l’intenzione di celebrare i 250 Gp con un successo che, nel Principato, manca ormai da 6 anni. Daniel non nasconde la voglia di vincere l’appuntamento più glamour della stagione.

“Ho sempre amato Monaco – confessa il pilota australiano – e sarebbe stupendo festeggiare i 250 Gp del team vincendo qui. Ho sempre pensato che questo sia un posto speciale, e credo davvero che un giorno vincerò nel Principato. Ci sono andato molto vicino due anni fa, ma è un giorno che preferisco non ricordare”.

Nel 2016 Ricciardo fu costretto ad accontentarsi della seconda posizione a causa di un errore della squadra al pit stop. Chi oserà, stavolta, fermare il furioso toro australiano?

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